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Tamara Orellana Valdivieso e Alberto Cecereu: due poeti cileni contemporanei

selezione e traduzione di Franco Barbato


TAMARA ORELLANA VALDIVIESO


Tamara Orellana Valdivieso (Santiago del Cile, 1989) è laureata in Antropologia sociale e Master in Teoria e storia dell'arte presso l'Università del Cile. Ha conseguito un diploma in Studi Greci e Lingue Classiche presso la stessa università.

Ha vinto il Premio Gabriela Mistral "Juegos floreales" (Giochi Floreali) 2005, categoria racconto giovanile. Alcune delle sue poesie e dei commenti alla sua opera si trovano in riviste digitali cilene e latinoamericane come Círculo de Poesía, Vallejo & Co, Librescritura, Buenos Aires Poetry, Letras de Chile, tra altre. Ha pubblicato i libri di poesia "Lacrimal" (2018, Trizadura Ediciones), "Lubricán" (2020, Libros del Amanecer) e "Treno" (2021, Treno).

"Treno" (2021, Kahuil) è la raccolta con cui ha vinto un Fondo del Libro y la Lectura, Línea de Creación, concesso dal Ministero della Cultura, delle Arti e del Patrimonio.



Purificación del Fuego

Entregamos tu cuerpo a las llamas.

Ahora es sagrado

el fuego.



Purificazione


Diamo il tuo corpo alle fiamme.

Ora è sacro

il fuoco.




Es insultante esta calma

Ya no tenemos nada de qué quejarnos.

No hay pelos en la ropa,

ni un punto corrido en mis medias,

no hay ruidos a mitad de la noche,

no tropezamos con nada en el pasillo.

Salvo el insomnio, nada perturba nuestro sueño.

Las cosas insisten en permanecer en su lugar.

Toda la casa está demasiado limpia,

demasiado quieta.

Es insultante este orden.

Es ultrajante esta calma.


È un insulto questa calma


Non abbiamo più nulla di cui lamentarci.

Non ci sono peli sui vestiti,

nessun punto scucito nelle mie calze

non ci sono rumori a metà della notte,

non abbiamo inciampato nel corridoio.

Tranne l'insonnia, nulla disturba il nostro sonno.

Le cose si ostinano a rimanere al loro posto.

Tutta la casa è troppo pulita,

troppo immobile.

Questo ordine è offensivo.

Questa calma è oltraggiosa.





Ogni volta che torno a casa


Passa, pesa il tempo

ma il cuore non riesce ad abituarsi

all'assenza dall'altra parte della porta.

La chiave che gira nella serratura.

Il cuore che batte violentemente.



_____________________________________


ALBERTO CECEREU


Alberto Cecereu (Valparaíso, Cile, 1986), scrittore e professore, è laureato in Storia.

Ha pubblicato i libri di poesie: "Noticias sobre la inmanencia" (Ediciones Altazor, Cile, 2005), "Los Exaltados" (Ediciones Altazor, Cile, 2016), "Los ermitaños" (Trizadura Ediciones, Cile, 2018), "El delirio" (Ediciones Filacteria, Cile, 2019), "Viajes" (Buenos Aires Poetry, Argentina, 2020), "Mamíferos" (Ediciones Filacteria, Cile, 2021). Inoltre, nel 2020, ha pubblicato il suo primo libro di cronache, "Resistencias" (Editorial Káhuil, Cile).

Le sue opere sono state tradotte in inglese, francese, italiano e rumeno e sono state pubblicate, commentate e recensite dai media, dalle riviste e dai siti web di diversi Paesi.


La selezione che segue riguarda i suoi libri "El delirio" e "Mamíferos".



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Soñé con todos los desaparecidos naciendo desde los terremotos de Chile al igual que un remolino de rebeliones dibujando los edificios esos altos bien altos como crucifijos postmodernos que hablan solos al igual que una maratón de incrédulos una y otra vez nacían los desaparecidos y formaban una aliteración de versos que retumbaban en los barrios de las ciudades como señales de radio extraterrestres que provienen de las galaxias enanas definidas alguna vez por las manos de los dioses los mismos que decidieron abandonarnos a cambio de un banquete de sexo soñé que todo el país jugaba al borde de los volcanes y nos tirábamos a volar hacia el centro de la tierra para buscar la definición de la belleza veíamos el festival de los inventados duendes de colores o los pudúes infrarrojos o los pájaros del wallmapu que dibujaban grafitis en las paredes de esos volcanes y esos volcanes proclamaban discursos de opresión que eran aplaudidos por la maratón de los incrédulos pero volábamos volábamos hacia dentro hacia el fin del centro de la tierra hacia el inicio de los sueños ahí donde nace el rumor de tu existencia para crear algo un atisbo que sea un dibujo en la arena del desierto florido a partir de la aliteración de los insectos: el amor de los necrófilos: el manjar de los desaparecidores


16


Ho sognato che nascevano tutte le persone scomparse

dai terremoti in Cile

come un turbine di ribellioni

disegnando gli edifici

quegli edifici proprio alti

come crocifissi postmoderni che parlano da soli

proprio come una maratona di miscredenti

una e un'altra volta nascevano gli scomparsi

e formavano un'allitterazione di versi

che riecheggiavano nei quartieri della città

come i segnali radio extraterrestri provenienti

dalle galassie nane un tempo definite una volta dalle mani degli dei

gli stessi dei che hanno deciso di abbandonarci in cambio

di un festa di sesso

ho sognato che l'intero paese giocava sul bordo dei vulcani

e volammo verso il centro della terra

per cercare la definizione di bellezza

abbiamo assistito al festival degli inventati

elfi colorati

o i pudu infrarossi

o gli uccelli del wallmapu

che hanno disegnato graffiti sulle pareti di quei vulcani

e quei vulcani proclamavano discorsi di oppressione

che sono stati applauditi dalla maratona dei miscredenti

ma stavamo volando

stavamo volando verso l'interno

verso la fine del centro della terra

verso l'inizio dei sogni

là dove nasce la voce della tua esistenza

per creare qualcosa che sia

un disegno nella sabbia del deserto fiorito

dall'allitterazione di insetti:

l'amore dei necrofili:

la delicatezza del sequestratore.


da "El delirio" (2019)



entonces

descansemos un rato a ver si la palabra avanza hacia el despeñadero de los gladiadores en ese campo de arena con hombres desnudos africanos persas griegos palestinos bellos y machos hasta el hartazgo dios sabrá por qué son tan así como máquinas en fin estandartes baluartes de la consecución de un imperio ay por favor que nos hagan el imperio en camas y cocinas en el baño público de un centro comercial ay pero que bailen que nos muestren hasta el hígado sean sacrificio religioso corderos que nos dan todos los pecados del mundo y los usemos herramientas juguetes entretención de adultos saltarines asiliconados o que nos usen a nosotras a todas juntas al mismo tiempo ay pero que lo hagan que peleen en la arena coman leones destripen cocodrilos griten las personas de las graderías y aparezcan versos de poemas guerreros así como para que exista algo en vez del vacío en una de esas escribimos libros hacemos que Tito Livio redacte un capítulo sobre el amor de los asesinos nos transformamos en famosos ciudadanos del imperio viajamos colocamos un puesto de aceite de oliva en Antípoli bañarse en esas playas a la luz de la luna llena drogarse con sal de mar migrar a los lagos de Hispania ir más allá de la niebla y los canales reinventar con mi gladiador de oro el arte de la luz proyectada en una pieza de arcilla o la matemática del volar de la ninfa ay es que me imagino que mi gladiador de Persia me alzará al cielo me hará brillar como estrella yo le daré la libertad a este esclavo a no ser que me deje de besar los pezones no me toque la vulva no me masturbe con su músculo niegue el aleteo de su verga niéguese le diré al pretor niéguele todo tírelo a los leones al centro de un volcán ardiendo no le dé ni la esclavitud no úselo como carne a las brasas denóstelo sáquele el verbo de entre la lengua quémele los dientes ¡traidor!



allora


riposiamo per un po' e vediamo se la parola

avanza verso le scogliere dei gladiatori

in quel campo di arena con uomini nudi

africani

persiani

greci

palestinesi

bella e machos fino al midollo

Dio solo sa perché sono così

come le macchine

insomma

emblemi

baluardi del raggiungimento di un impero


Oh, per favore

che ci facciano diventare l'impero

nei letti e nelle cucine

nella toilette pubblica di un centro commerciale

Oh, ma lasciateli ballare

lasciate che ci mostrino il fegato

dovete essere un sacrificio religioso

agnelli che ci donano tutti i peccati del mondo

e li usiamo

strumenti

giocattoli

intrattenimento per adulti

rimbalzanti

pieni di silicone

o utilizzate pure noi

tutte insieme

allo stesso tempo


Oh, ma lasciateli fare

lasciateli combattere nell'arena

mangiare leoni

sventrare coccodrilli

e la gente in tribuna grida

e appaiono i versi dei poemi guerrieri

così come che ci sia qualcosa al posto del vuoto

magari scriviamo dei libri

facciamo scrivere a Tito Livio un capitolo

sull'amore per gli assassini

diventiamo famosi cittadini dell'impero

viaggiamo

abbiamo messo una bancarella di olio d'oliva ad Antipoli

fare il bagno su quelle spiagge alla luce della luna piena

drogarsi con il sale marino

migrare verso i laghi della Ispania

andare oltre la nebbia e i canali

reinventare con il mio gladiatore d'oro

l'arte della luce proiettata su un pezzo di argilla

o

la matematica del volo della ninfa


è che io immagino che il mio gladiatore di Persia

mi solleverà verso il cielo

mi farà brillare come una stella

darò a questo schiavo la sua libertà

a meno che non smetta di baciarmi i capezzoli

non toccare la mia vulva

non masturbarmi con il suo muscolo

negare il battito del suo pene

negati dirò al pretore.

negagli tutto

gettalo ai leoni al centro di un vulcano in fiamme

non dargli nemmeno la schiavitù

no

usarlo come carne da macello

umilialo

tiragli fuori il verbo tra le labbra

bruciare i denti

traditore!


da "Mamíferos" (2020)



de felones está hecha la civilización

traidores de la patria

traidores de piel y carne

arriba de tanques de guerra

o escuelas públicas

lanzando fuegos artificiales en la punta de cerros urbanos

donde sucede la seducción de la ciudad

ni los gatos se salvan de sus tentáculos

de la danza eterna sobre lo superfluo y los aeropuertos

ahí donde llegan las feroces naves del profeta Isaías

los carros de fuego

la poesía supersónica las vírgenes arriba de esos cerros

con sus procesiones anuales

y los pájaros buscando la luz de los ciruelos

o el grito de las fuentes de agua

para hacerle algún homenaje al zoológico de humanos

que participan de la fiesta de los limones

tal vez

los insolentes traidores

serán capaces de hacer desfiles en las grandes alamedas

en los campos marcianos

y los aplaudiremos

porque merecen el cielo bendito

pensiones vitalicias

todo el amor del mundo en sus labios

homenajes en esas escuelas públicas

para que nos traigan esos tanques de guerra

con flores naranjas y amarillas

pintados con spray

para que esos niños y niñas lo vean

se vanaglorien

lleguen a soñar con ser traidores

peleen y luchen por la patria fantasma

la nación de cartón

los mitómanos pabellones públicos

salvadores

profetas

ejemplos a seguir

con ustedes la generación absoluta

los grandes de este país convertido

en tropa de traidores

ricos

mijitos preciosos

como para presentarlos a las hijas para que se casen entre ellos

y nos llenemos el estómago

de tanto comer y beber

igual que una sinfonía de torrente violín piano oboe

filarmónica de plástico

música de youtube

considérense pagados

hijos de la grandísima



la civiltà è fatta di criminali

traditori della patria

traditori di pelle e di carne

in cima ai carri armati

o scuole pubbliche

lancio di fuochi d'artificio in cima alle colline urbane

dove avviene la seduzione della città

nemmeno i gatti si salvano dai suoi tentacoli

dell'eterna danza sul superfluo e gli aeroporti

là dove arrivano le feroci navi del profeta Isaia

i carri di fuoco

la poesia supersonica le vergini in cima a queste colline

con le loro processioni annuali

e gli uccelli che cercano la luce delle prugne

o il grido delle fontane

per rendere omaggio allo zoo degli esseri umani

che partecipano alla festa dei limoni

forse

i traditori insolenti

saranno in grado di fare sfilate sulle grandi strade

nei campi marziani

e noi li applaudiremo

perché meritano il cielo benedetto

pensioni a vita

tutto l'amore del mondo sulle loro labbra

tributi in quelle scuole pubbliche

per portarci quei carri armati

con fiori gialli e arancioni

verniciati a spruzzo

cosi quei ragazzi e quelle ragazze lo vedranno

si vantano

sognano di essere traditori

combattete e lottate per la patria fantasma

la nazione di cartone

i padiglioni pubblici mitomani

salvatori

profeti

modelli da inseguire

con voi la generazione assoluta

i grandi di questo paese trasformato

in una truppa di traditori

ricchi

preziosi bambini

come se volesse presentarli alle figlie perché si sposino tra loro

e riempire i nostri stomaci

per aver mangiato e bevuto così tanto

proprio come una sinfonia di torrente violino pianoforte oboe

filarmonica di plastica

musica di youtube

consideratevi pagati

figli della grandissima


da "Mamíferos" (2020)



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